Comportamenti e atteggiamenti dannosi nella crescita professionale
- Guardare con l’occhio del disprezzo le novità
- Confondere il proprio sguardo con i confini del mondo
- Restringere la realtà alla propria esperienza
- Denigrare i piccoli progressi
- Esporsi a una abbondanza di contenuti
- Confondere la conoscenza con l’applicazione
- Confondere l’applicazione con l’aver imparato
- Piegare dati e statistiche alle proprie scelte e decisioni
- Pensare che l’esperienza lavorativa condivisa stabilisca il livello di autorevolezza
- Ascoltare poco male o saltuariamente
- Credere che per tracciare e monitorare la propria attività si debba essere appassionati di fisica quantistica
- Ritenere la ripetizione un disvalore
- Puntare più sulla novità del contenuto che sul consolidamento di quanto scoperto per apprenderlo meglio
- Trascurare di applicare sul campo quanto scoperto e conosciuto
- Pensare che sia possibile evitare alti e bassi
- Arrendersi alle prime difficoltà
- Tardare a rialzarsi quando si è caduti
- Avere problemi a tenere sotto controllo l’ego
- Gareggiare con il soggetto che eroga la formazione
- Decidere che impegno intensità e disciplina siano estranei ai progressi
- Ritenere che la formazione sia gratuita e dovuta
- Vedere come parametri di riferimento gli altri e la concorrenza
- Giudicare progredendo nel progresso delle proprie competenze
- Alimentare la riserva mentale “Io sono così” basti per spiegare comportamenti e atteggiamenti
- Essere convinti