Ci sono una serie di attività che è bene svolgere da soli, per completarli più rapidamente e/o eseguirli più efficacemente o perché bisogna averne il controllo.
Quando la produzione raggiunge un livello tale che si ha la sensazione di non farcela più, il tempo libero manca o non si riesce a offrire il servizio desiderato, è il momento di farsi aiutare da qualcuno: una segretaria, un’assistente, un altro venditore o qualsiasi altra figura.
Bene. A questo punto si crea un “insieme” che può essere un gruppo o un team. Qual è la differenza?
Un gruppo è un insieme di persone che formano una unità riconoscibile alla quale appartengono e all’interno della quale la responsabilità dei risultati non è divisa in modo pari e nel quale il livello di interdipendenza tra le parti non è molto intenso.
Per esempio sono un gruppo, il dentista e la sua assistente, il notaio e la segretaria, il venditore senior e il junior che lo affianca per un breve periodo, ma possono esserlo anche il titolare di un negozio e le commesse oppure l’agente immobiliare e il suo staff.
Il team è un gruppo composto da almeno 4/5 persone che hanno competenze e abilità complementari e che si uniscono per collaborare e hanno un elevato grado di dipendenza le une dalle altre. Il team non solo ha obiettivi condivisi, ma sono condivise anche le strategie e le azioni per raggiungerli.
Critico è valutare se si ha bisogno di un gruppo o di un team e evitare di pensare di lavorare in team quando poi si lavora in gruppo e viceversa.
Per scoprire se fate parte di un team o di un gruppo, rispondete Sì o NO a queste domande:
1) Le persone con le quali lavoro hanno un elevato livello di dipendenza le une dalle altre e si considerano tutte responsabile del raggiungimento dell’obiettivo finale?
2) Appartengo a un insieme di persone che hanno competenze complementari?
3) Il risultato delle mie attività ha effetti anche sulle persone che lavorano con me?
Se la maggioranza delle risposte è Sì lavorate in un team, se è NO in un gruppo.
[Fonte Manfred Kets de Vries]